L’azione fluidificante sulle vie respiratorie, l’attività antitussiva e antimicrobica, l’efficacia sedativa. Tutte le proprietà e i benefici del Papaver rhoeas L.
di Francesco Marino
“Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi,
ma sono mille papaveri rossi.”
La guerra di Piero, Fabrizio De André (1964)
Papaver rhoeas L. è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Papaveraceae Juss.
Dall’altezza 30÷60 cm la pianta presenta fusti eretti e setolosi dai peli vistosi e patenti.
Le foglie sono ricoperte da peli morbidi e segosi, le basali sono disposte a rosetta pennatopartite e lungamente picciolate, le foglie del caule sono semplici e sessili.
I fiori dal caratteristico colore rosso vivo con la corolla macchiata alla base di nero, si presentano in fioritura da Aprile a Luglio ma anche da Settembre a Ottobre.
La droga della specie officinale è rappresentata dai petali.
Specie considerata archeofita, nota come infestante delle colture cerealicole, questo aspetto descrive e rappresenta un carattere distintivo del viaggio storico di questa pianta.
La specie infatti, originaria della regione subdesertica del Medio Oriente, fu introdotta nei paesi afferenti al bacino del Mediterraneo insieme ai cereali, dove vi si spontaneizzò.
Il suo habitat riflette il carattere sinantropico, rappresentato da campi incolti, campi coltivati a cereali, ambienti ruderali, bordi delle strade e ferrovie da 0÷1950 mt.
Dai benefici medicamentosi e gli usi nel campo alimentare Papaver rhoeas L. rappresenta uno dei rimedi naturali maggiormente utilizzati nella medicina tradizionale mediterranea.
Gli estratti della pianta erano impiegati per il trattamento di tosse, asma, insonnia, mal d’orecchi, mal di denti, nevralgia, cattiva digestione e nella preparazione di sciroppo per bambini.
Specie già nota per le sue proprietà medicamentose già in epoca classica, fonti storiche documentano l’uso della pianta nel VII secolo a. C. impiegata nei riti religiosi chiamati “misteri eleusini”, i riti celebrati ogni anno in onore della dea Demetra. Considerati il “più famoso dei riti religiosi segreti dell’antica Grecia”, i misteri ricostruiscono il mito del rapimento di Persefone dalla madre Demetra da parte di Plutone, rituali che riflettono il decadere e il risorgere della vegetazione, che, muore d’inverno per rivivere in primavera.
Etimologia
Papaver: Il nome del genere è affine all’arabo “papámbele” e al sanscrito “papavara” = succo pernicioso, ma più comunemente si ritiene derivi dal latino “papaver”, che a sua volta proveniva dal celtico “papa” = pappa per i bambini, evidenzia come, probabilmente in passato fosse unito ai cibi, in particolare quelli dei bambini per conciliarne il sonno;
rhoeas: deriva dal greco deriva dal greco “rheo”= scorrer via, indica i petali presto caduchi, che scorron, ad ogni soffio di vento oppure da da “róia” = melograno: per il colore rosso.
Proprietà
L’estratto dei petali di Papaver rhoeas L. presenta proprietà espettorante, emolliente, analgesiche, antiossidanti e sedative.
I benefici e l’efficacia terapeutica di questa pianta sono da attribuire al profilo metabolico costituito da molecole bioattive appartenente alla classe dei: flavonoidi (quercetina, kaempferolo, luteolina), antocianosidi (mecianina), e alcaloidi (rhoeadina, benzilisochinolina, proaporphine).
Papaver rhoeas L. migliora la funzionalità delle vie respiratorie, le proprietà espettoranti ed emollienti aiutano ad espellere e fluidificare le secrezioni bronchiali.
L’attività analgesica e sedativa funge da contrasto agli stati di tensione localizzati e a livello neuromuscolare.
Le proprietà antisettiche e antibatteriche fanno del Papaver rhoeas L. un valido rimedio naturale nel trattamento da infezioni date da Aspergillus niger, Candida albicans e Candida utilis.
Formulazioni Erboristiche
I principali preparati erboristici derivati dalla specie Papaver rhoeas L. sono:
- Miellito: (macerazione dei petali freschi nel miele)
- Decotto: (si utilizza il taglio tisana dei petali);
- Tintura madre (macerato idroalcolico dei petali freschi);
Avvertenze e Controindicazioni
Data la presenza di alcaloidi si consiglia di rispettare i giusti dosaggi e periodi terapeutici suggeriti dal proprio medico o specialista di fiducia.
Durante la gravidanza, l’allattamento si sconsiglia l’uso di preparati a base di Papaver rhoeas L.
Rosolaccio tra storia e curiosità
L’uso della pianta è testimoniato nella civiltà egiziana.
Greci e Romani facevano gran uso della pianta.
Dioscoride parla dell’uso dei semi nel vino come sedativo.
Oltre alla specie Papaver rhoeas L. nel nostro territorio è presente anche la specie subps. nominale: Papaver rhoeas subsp. strigosum (Boenn.) Pignatti.
Fiore simbolo del ricordo degli eroi partigiani.
In alcune aree del nostro paese (Friuli, Veneto, Romagna e Salento) le foglie sono utilizzate per piatti della cucina popolare.
Il papavero è il simbolo del Remembrance Day, e dei caduti nella Prima Guerra Mondiale.
Nel Sud Italia la specie prende il nome di paparina.
I semi essiccati sono utilizzati nella panificazione e nella confezione di dolci.
Con il termine “Gli alti papaveri della politica” si delineano personalità di spicco dell’ambiente politico, il termine si deve a Tarquinio il Superbo, che, per mostrare al figlio come impossessarsi di Gabi, fece recidere tutti i papaveri del proprio giardino.
Nel 1735, l’erborista irlandese K’Eogh constatò che il Rosolaccio “ha una natura rinfrescante”.
Si narra che il condottiero mongolo Gengis Khan, spargesse sui campi semi di papavero dopo le sue vittorie.
La specie può essere confusa con: Papaver apulum Ten.; Papaver dubium L.; Papaver hybridum L.; Papaver pinnatifidum Moris; Papaver setigerum DC.; Papaver somniferum L.
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